licenza. Ve la domando istantemente, desiderando assai di ripe-
tervi a voce che io sono, come ben sapete, vostro vero e cor-
diale amico.
1010. |
A Monaldo Leopardi. |
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Carissimo Sig. Padre.
Le scrissi già il 26 del mese scorso, in risposta all’amorosis-
sima sua dei 16. Questa è per dirle che io, a Dio piacendo, parto
per Recanati dopo dimani, 3 dell’entrante. Per diminuirmi la
noia e l’incomodo del viaggio, mando il baule da se, e verrò
fermandomi per la strada; il che mi servirà anche per fare o rin-
novare delle conoscenze. Perciò Ella non si dia alcuna pena se
non mi vede arrivar subito. Siccome però l’impazienza di rive-
der Lei e la mia cara famiglia, cresce in me a proporzione che
si avvicina il momento di ottener questo bene, così credo che le
mie fermate saranno molto brevi. Ella preghi il Signore che mi
conceda un buon viaggio, e mi saluti caramente tutti. Le bacio
la mano, e chiedendole la benedizione, mi ripeto
Suo affettuosissimo figlio Giacomo |
1011. |
Di Celestino Facchini. |
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Bologna 6 Nov.bre 1826
Sig.r Conte Gmo Leopardi
Recanati
Per commissione di questo Sig.r Avv.° Brighenti Le avviso la Spe-
diz.c fattale mèd. Sig." Ant.° Collamarini, e Comp. d’Ancona verso
loro spese, e mie in £. 2.87 per quelle di qui e francaz.e in Ancona.