raccomandato professore Piccolo; il quale scrivendo a mio marito s’è
mostrato lietissimo dell’accoglimento ricevuto. D’altra parte avendo
rilevato dalla sua lettera che voi contate di trasferirvi a Firenze al prin-
cipio del prossimo mese, bramerei sapere se da Firenze è sperabile che
passiate poi a Bologna per venir quindi a Parma come già promette-
ste. Molte sono in Parma le persone che desiderano di conoscervi per
l’alta stima in che vi tengono da lungo tempo; ed io mi terrei fortu-
nata se potessi a ciò contribuire. E siccome io dovrò recarmi colà per
diversi affari bramerei sapere presso a poco il tempo in cui vi sareb-
be comodo di far meco questo picciolo viaggio. Oh come gradita sa-
rebbe questa sorpresa ai miei figli, ed a diversi amici della nostra casa
che meritano di conoscervi, e d’essere da voi conosciuti! - Mio
marito vi ricorda sempre con molto affetto, ed il mio Emilietto mi
raccomanda di mandarvi un bacio. Intorno la mia salute nulla vi dico
perciocché mi trovo sempre nel medesimo stato, cioè a dire tormen-
tata da dolori di capo più che non converrebbesi per ricordarmi che
son nata non felice: addio. Vivete sano, per onor dell’Italia, e crede-
temi sempre
Vostra aff.'"11 Amica
Antonietta Tommasini
1245. |
Ad Antonietta Tommasini. |
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Mia cara Antonietta
Vi debbo mille ringraziamenti della vostra lettera ricapita-
tami dal Sig. Piccolo, e dell’ultima de’ 23. Non so di che possa
essermi grato il Sig. Piccolo, al quale avrei ben voluto e vorrei
esser utile in qualche cosa, se io potessi: ma nessuna occasione
nè facoltà ho avuto finora di servirlo. Io l’aveva già conosciuto
a Firenze, e ne ho poi sentito grandissime lodi da’ suoi nazio-
nali, che lo tengono generalmente per uno scrittor classico nella
loro lingua.
Io parto per Firenze tra una settimana, o poco più. Il desi-