Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/236

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Mi sarà caro sapere, se Ella ha ricevuto i libri che la mia Casa le ha mandati in gennaio col mezzo del Nistri, e così qualche altra cosa in febbraio. L’abbraccio di tutto cuore Il suo vecchio cord."10 am.00 e serv. Ant. Fort. Stella 1243. D1 Paolina Leopardi. [Recanati] 23 Aprile [1828] Caro Muccio. Eccomi qua ad invocare una tua lettera, che tutti noi desideriamo ardentemente, appunto perchè da tanto tempo la desi- deriamo. Non si può negare che tu sii molto parco nel darci nuove di te, ma già questo è affare deciso; poco ti ricordi di noi. Ebbene, fa un po’ quel che ti pare - Noi tutti stiamo bene. Io ho avuto i guanciali. Pietruccio raffred- dore e febbre per cui è stato a letto ec. Babbo ha avuto una ymana intera delle sue febbri ec. Luigetto sta a letto per raffreddore e febbre ec. Mamma è stata in piedi con raffreddore e febbre ec. Carlo sta bene ec - Del resto vedi che sono tutti mali molto piccoli, e di cui non de- vi prenderti pena, poiché sono passati, e Luigetto ancora sta meglio. Pare a me che sia q.‘° un anno assai noioso, poiché malattie, terre- muoti non mancano. Paolina Mazzagalli oltre il suo male di guanciali, come ti scrissi, che fu pericoloso, ha avuto la punta, e dopo, quel male che chiamano il chiodo solare. Vedi quanti motivi di pianto! - Poi- ché Brighenti non ha ricev.0 ancora l’Antologia,1 si è scritto a Baluffi che faccia ricerche p[er] ritrovarla. Addio, Giacomuccio mio. Addio.

1244. Di Antonietta Tommasini.
Bologna 23. Aprile 1828

Caro Leopardi Non vorrei divenire importuna col replicarvi le mie lettere. Ma pri- mieramente mi corre obbligo di ringraziarvi delle cortesie usate al mio