Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/260

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P.S. Dite al Ctoni che anco il Silvestri ha ristampato il Sallustio di Bart.° da S. Concordio.

1273. Di Giuseppe Soderini.
[Pisa 9. Giugno 1828.]

Stimatissimo Sig. Conte. Venerdì sera verso l’Ore 10. il Sig. Pietro Querci mi ritrovò alla bottega di un Tabaccajo, e mi avvertì, che alla Posta Egli aveva i soliti danari da pagarle,1 fu moltissimo dispiacente quando intese, che fino dalle Ore 6. era già partito: Mi previene adunque che per il corso di Posta questa sera dà la commissione in Firenze al Sig. Luigi Pescetti Ministro di quella Posta acciò sia pagata detta somma, che però abbia la compiacenza di portarsi a quell’uffizio per il ritiro. Siamo noi tutti nella lusinga che la sua salute sia ottima, e che non avrà sofferto nel viaggio, che lo desideriamo sia stato felicissimo: Riceva i saluti di tutta la mia Famiglia nell’atto che mi dichiaro Di V.S. Illma Dev. Obb. Servitore Gius.c Soderini Pisa 9. Giugno 1828.

1274. A Monaldo Leopardi.
Firenze 10 Giugno 1828.

Mio caro Papà Dopo il viaggio d’una notte, sono qui,1 piuttosto distur- bato, ma non malato. Quest’anno il caldo mi riesce incomodo alla salute: il freddo mi aveva fatto del bene, ed io l’aspetto con desiderio. Sono impaziente d’intendere le sue nuove, delle quali manco da qualche ordinario. Non so quanto mi fermerò qui, dove nessuna distrazione è capace di rallegrarmi. Il caldo