nome, il quale inoltre le possa fruttare un compenso che egualmente-
sia degno di Lei. Per tale lavoro però occorre non tanto la protezione,
quanto il soccorso pecuniario d’un mecenate colto e generoso. Intorno
a ciò, ripeto, ci scriveremo. Intanto, mio buono amico, aggradisca gli
affettuosi saluti di tutta la mia famiglia, ed un bacio di cuore del
Suo vecchio cord."10 am.co e serv.c Ant.° Fort.0 Stella |
1293. |
A Carlo Emanuele Muzzarelli. |
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Eccellenza Reverendissima
La mia famiglia, sapendo che V. Ecc. Reverendiss. mi ha ono-
rato più volte di molti segni di benevolenza, ha desiderato che
io raccomandassi a Lei la causa che mio padre, Monaldo Leo-
pardi, ha col conte Michele Moroni, e che dee proporsi fra poco
a cotesto Tribunale della Rota. Io la raccomanderei all’Ecc.
V.rn caldissimamente e instantissimamente, come cosa che per
necessità c’interessa moltissimo; se credessi che in simili casi
potesse aver luogo altra raccomandazione che quella della giu-
stizia. La quale è ben vero che tutte le persone intendenti da
noi consultate, ci assicurano esser dal lato nostro evidentemente:
ma di ciò non mi si appartiene, e sarebbe temerario in me, il
parlare in faccia a Lei. Dirò soltanto che se la bontà di V. Ecc.
avrà qualche modo di favorirci perchè da noi si ottenga quello
chc sarà giudicato giusto c di ragione, in tal caso io mi terrò e mi
chiamerò eternamente obbligato e legato all’Ecc. V.ra se le pia-
cerà di usare in favor nostro il suo potere. E in ogni caso io le
sarò tenutissimo se Ella mi continuerà la sua benevolenza, che mi
è cara e preziosa quanto cosa alcuna del mondo. E offerendomi
a servirla in tutto che io possa, ho l’onore di confermarmi
Di V. Eccellenza Rev.™
Umo Obblmo servitore
Giacomo Leopardi
Firenze 28 Giugno 1828