Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/274

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nome, il quale inoltre le possa fruttare un compenso che egualmente- sia degno di Lei. Per tale lavoro però occorre non tanto la protezione, quanto il soccorso pecuniario d’un mecenate colto e generoso. Intorno a ciò, ripeto, ci scriveremo. Intanto, mio buono amico, aggradisca gli affettuosi saluti di tutta la mia famiglia, ed un bacio di cuore del

Suo vecchio cord."10 am.co e serv.c
Ant.° Fort.0 Stella
1293. A Carlo Emanuele Muzzarelli.
[Firenze 28 Giugno 1828]

Eccellenza Reverendissima La mia famiglia, sapendo che V. Ecc. Reverendiss. mi ha ono- rato più volte di molti segni di benevolenza, ha desiderato che io raccomandassi a Lei la causa che mio padre, Monaldo Leo- pardi, ha col conte Michele Moroni, e che dee proporsi fra poco a cotesto Tribunale della Rota. Io la raccomanderei all’Ecc. V.rn caldissimamente e instantissimamente, come cosa che per necessità c’interessa moltissimo; se credessi che in simili casi potesse aver luogo altra raccomandazione che quella della giu- stizia. La quale è ben vero che tutte le persone intendenti da noi consultate, ci assicurano esser dal lato nostro evidentemente: ma di ciò non mi si appartiene, e sarebbe temerario in me, il parlare in faccia a Lei. Dirò soltanto che se la bontà di V. Ecc. avrà qualche modo di favorirci perchè da noi si ottenga quello chc sarà giudicato giusto c di ragione, in tal caso io mi terrò e mi chiamerò eternamente obbligato e legato all’Ecc. V.ra se le pia- cerà di usare in favor nostro il suo potere. E in ogni caso io le sarò tenutissimo se Ella mi continuerà la sua benevolenza, che mi è cara e preziosa quanto cosa alcuna del mondo. E offerendomi a servirla in tutto che io possa, ho l’onore di confermarmi Di V. Eccellenza Rev.™ Umo Obblmo servitore Giacomo Leopardi Firenze 28 Giugno 1828