Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/280

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del Nord, che al Cielo sempre limpido e sereno del bel paese, ove il sì dolce suona. Voglia ne La prego ricordarmi alla Signora Contessa Lenzoni, e con essa al dottissimo di Lei amico Sig.r Giordani, e al Nicolini. Viva lunghi anni alla gloria della Patria comune, e degli amici, fra cui, se glielo permette, spera di non avere l’ultimo luogo Il Suo Affmo Servitore ed Amico C.E. Muzzarelli Roma x. Luglio 1828

1301. Di Giovanni Rosini.
[Pisa, 2 Luglio 1828]

A.C. La bestia del Comp.c aveva lasciato Spagnuoli dopo Magnati, e quindi posto un p[er]iodo senza senso. Eccovi una giunta al Capitolo Vili, e tutto il Capitolo XI. - Spero di mandarvi p[er] venerdì parte del XII.1 Dove si parla del Tasso. - Questa benedetta materia mi cresce fra mano. Di Stella nulla? Sapete almeno dove si trova? In casa mia vi salutano. A corredo l’acclusa. G.R. 2 Luglio

1302. Di Monaldo Leopardi.
Recanati 4. Luglio 1828.

Mio caro Giacomo. Ancor oggi una riga perchè abbiate con frequenza le nostre notizie che gradite. Noi per misericordia di Dio stiamo bene. Per aggiungere qualche cosa vi dirò che anche Recanati ha pagato il Suo tributo di follia alla demenza del secolo, e ha tinta col Suo san- gue la terra classica della Grecia. Alcuni mesi addietro il C!e Andrea