Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/307

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rebbe di guarirmi quasi completamente di questo male e di tutti quelli che ne dipendono (compreso quello degli occhi) se io potessi stare per qualche tempo sotto la sua cura: ma questo per ora è impraticabile. Sono impaziente di ricevere le sue nuove, senza le quali non ho pace nè giorno nè notte. Le bacio la mano con tutto il cuore, l’abbraccio e la prego a benedire il suo Giacomo. 1338- Di Giovanni Rosini. [Pisa, Mercoldì, 13 agosto 1828] A. Carmo Si ponga dunque Nencio in iscena, giacché ci è la vostra approva- zione; ma temo assai della riuscita, e pfer] la cosa, e pel poco che ne so, e chieder consiglio a cotesti Barbassori non vorrei. - Basta lascerò la composizione senza stamparsi, e avremo tempo di meditarci - Vi mando il seguito e fine di tutto il Capitolo 17 -1 con cui si termina il tomo 2° che viene di ben 220 pagine. Ricordando quello che mi diceste in quaresima, voi vedete che non l’ho strozzato: e temo che il 3.0 tomo verrà maggiore; e vi sarebbe da farne un quarto ad averne voglia - ma 3 bastano. Addio. Salutate gli amici. G.R. Mercoldì Vedete a pag. 14 - v. 3 - è miracolo se passa alla revisione. 1339- Di Giovanni Rosini. [Pisa 18 Agosto 1828] A. Carmo Vedete queste pagine 21 a 36 giacché da 1 a 20 contengono il par- lar contadinesco, e non sono anco all’ordine. Vi manderò tutto nella