a troncare la dolce corrispondenza, o la interrompe la forza di avverse
combinazioni.
Io non la finirei così presto se dovessi esprimerle quanto io sia rima-
sta sconfortata non trovandola in Bologna. Ma ben mi avveggo d’avere
già troppo abusato della di lei gentilezza distogliendola dalle gravi sue
occupazioni, per le quali sono troppo preziosi anche i momenti. Aggra-
disca i sinceri sentimenti della mia stima ed amicizia, e quelli ad un
tempo di mio marito e de’ miei figli. Ci comandi liberamente ove mai
l’occasione ci si offrisse di poterla servire, e mi creda
Sua divotma aff.1"11 serva ed amica
Antonietta Tommasini
1031. |
Di Pietro Brighenti. |
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Bologna 19. Dicembre 1826. |
Mio caro: Eccoti una letterina raccomandatami assai dallo Stella.1
Muratti della posta mi ha incaricato di riverirvi molto a suo nome.
Pepoli fa il medesimo. A lui ho comunicato la tua ambasciata circa
il Vecchietti e il Moro. Il Prof. Lapi mi ha pure imposto di riverirti
e ringraziarti. Vedrò Marchetti e Costa, e mi ricorderò i tuoi saluti
ad essi. Pepoli e Lapi ebbero il seguito del Petrarca tuo cioè i fase.
VII. Vili. Per mezzo della Diligenza riceverai il pacchetto di Milano,
e in esso troverai la stampa del Giordani, che puoi tenere. Egli me
ne ha mandato un altro esemplare, e mi ha tornato a scrivere di man-
darti i suoi saluti cordialissimi.
No nò, mio caro, non voglio ricusare un tuo dono: accetto dunque
la stufa, e te ne ringrazio: ma facciamo una transazione; perchè se tu
non volevi udir parlare del prezzo della stufa, io pure non voglio discor-
rere di quello del Zanotti: ecco il rimedio. Quando ritornerai, mi por-
terai un paio di quelle forme di sontuosissimo formaggio, che un tuo
passato regalo fece conoscere al nostro palato con suo sommo gusto,
di cui tu stesso fosti testimonio.2
La Nina sta meglio dello stomaco, onde tutti siamo in ottima salute,
e ci auguriamo il simile della tua; ma abbiti riguardo, e non istudiar
tanto, massime in inverno, chè non potendosi passeggiare, la digestione
ha bisogno di maggior cura. Il sentire che hai la bontà di dire che saresti