Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/380

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un artifizio accortissimo, diretto a cimentare i giovani e ridurli all’e- stremo sicché Carlo rompesse ogni freno, e venisse all’ultimo passo; e questa Machina ingegnosa poteva essere uscita dalla officina rino- mata di Mons.r Mazzagalli. Di poi vedendo continuato il vfo silen- zio, e sentendo che Carlo si era condotto con molta docilità pensai di collocare quelle scene frà le impertinenze e ragazzate di Mons.r Grimaldi, il di cui cervello risiede non già nella Testa, ma forse in quella Natta ricoperta dal suo camauro. Per altro nel darmisi conto di code- ste cose si mentovò di passaggio il Breve della dispensa-' come già staccato e giunto costì, e questa menzione si fece per incidenza quasi che l’arrivo del Breve fosse cosa già nota e conosciuta da tutti. Que- sto cenno mi agghiacciò, perchè avevo sempre ritenuto che tutti gli atti precedenti, essendo niente costosi, potevano farsi a terrore, ma che la spesa del Breve non si sarebbe incontrata se non che nel momento di metterlo in uso. Volli dunque accertarmene, e con infinito cordo- glio ho veduto io stesso in Dataria che il Breve si prese alli 13. di Gen- naro con lo sborso di 144. scudi. Suppongo che questa sola notizia basti a dimostrarvi come può starne il mio cuore. Per una parte il carat- tere e la condotta moderata di Carlo, le assicurazioni vostre, e le let- tere cordialissime che egli mi ha scritto mi fanno sembrare impossi- bile che voglia trafiggere il cuore della Madre e mio con questa piaga insanabile. Per altra parte il Breve e lo sborso della somma indicata sono innegabili, e le Mazzagalli non avrebbero incontrata quella spesa senza presumersi alla vigilia delle nozze. Io non vi ho scritto questa per esigere da voi che distorniate dalla nostra Famiglia la minacciata, ormai imminente tempesta; sapendo bene che o niente potrete in proposito, o farete tutto il vro possibile senza il mio eccitamento. Io ve lo ho scritto perchè sappiate a qual punto ci ritroviamo, e possiate regolarvene con la vostra povera Madre. Se avete qualche fondamento per vedere le cose in aspetto meno lugubre di quello in cui si presentano a mè, potete risparmiarle maggiori ram- marichi. Se nò bisogna venirla preparando acciocché il colpo non le riesca decisamente fatale. Inoltre è necessario che mi avvertiate se mai da qualche segno poteste indurre che si volesse abusare della assenza mia. Assolutamente e sinceramente io non lo temo da Carlo, ma in qualunque caso il mio partito è preso e Paolina Mazzagalli non deve entrare in casa mia nè mentre io vivo nè dopo la mia morte. Addio caro Giacomo mio. Io raccomando Mamma all’amore di voi e della nfa cara Paolina alla quale non farete un mistero della presente.