Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/382

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quale costì è lungo, e riuscirebbe grande a me che sono assue- fatto ai climi più dolci. E in questi ancora, l’inverno è per me un pericolo continuo e prossimo di malattia grave. Io non so se queste difficoltà si potranno accomodare. Ma perchè veggiate che la mia disposizione è buona, vi propongo alcune interrogazioni, alle quali vi prego che rispondiate parti- colarmente. Accettando la cattedra, quando dovrei io venire costà? Notate che, volendo imparar qualche cosa della scienza, sarebbe di neces- sità ch’io venissi e stessi a Parma o a Bologna qualche tempo innanzi di cominciare a leggere; perchè qua i mezzi mancano. E egli necessario, o conviene assolutamente (che sarebbe tut- t’uno), comporre le lezioni del proprio; o può uno prendere a spiegare un corso, o altro libro della scienza, già pubblicato? 11 corso di questa scienza si termina egli in un anno solo, cioè (come voi dite) sessanta lezioni circa; o vero in più anni? Per leggere nell’Università, è egli necessario aver laurea? per- ch’io non sono dottorato in nessuna facoltà. Ora soggiungo che il desiderio ch’io ho, non solo di fuggir via di qua, ma di fuggir presto, è veramente sincero e cordiale. E ancora più cordialmente e vivamente desidero di venire a stare in compagnia di voi altri, amici rari e preziosi. A chi si è com- piaciuto di pensare a propormi per quella cattedra,1 se crede- ste opportuno di fare insin da ora i miei ringraziamenti, fateli, e con tutta efficacia. Vorrei scrivere in particolare all’Antonietta e all’Adelaide: ma gli occhi e lo stomaco non hanno riguardo all’affetto nè al debito mio, e non mi lasciano soddisfare all’uno nè all’altro. Fate voi le mie parti con loro; anzi fatele ancora con voi medesimo, perchè torno a dire che io non ho parole da spiegarvi la gratitudine ch’io vi porto. Continuate tutti a volermi bene. Al professor Tommasini, se ancora è costì, dite per parte mia le più care cose del mondo. Scrivendomi, non tra- lasciate di avvisarmi dello stato della salute vostra e di tutti voi. Vi abbraccio amorosamente.

Vostro affettuosissimo e deditissimo amico.
Giacomo Leopardi.