Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/399

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Frattanto vorrei pregarla d’un favore, che la supplico di non negarmi; ed è ch’Ella volesse aver la bontà di occuparsi di un breve articolo critico, che dovrebbe far parte d’un’Opera ch’io sto per intra- prendere, la quale avrà per titolo Ritratti delle Donne europee viventi che si distinguono nelle scienze, nelle lettere e nelle arti belle, e Cenni critici sulle Opere loro, dettati dai più insigni letterati, o artisti dell’Eu- ropa. Dell’esame critico delle Opere delle insigni viventi Francesi stanno già occupandosi alcuni de’ più begl’ingegni della Francia, fra i quali B. Constant, Pougens, Salfi benché italiano, ec. Questi articoli si da- ranno originali; così gl’italiani, i quali però avranno a fronte una ver- sione francese; come pur quelli in ogni altra lingua. Il celebre Walter- Scott, secondo che mi fu scritto da Londra, si sta pur egli occupando d’un articolo non so bene se sull’Edgeworth o sulla Morgan. - Potrei io sperare ch’Ella pure volesse decorare l’Opera che intraprendo con un articolo suo? Ella potrebbe far questo articolo più o men lungo avvertendo che non abbia ad occupare meno di due pagine in folio grande con caratteri mediocri, nè ad oltrepassare le dieci. - Tra le distinte Italiane, alle quali mi vo rivolgendo con buon successo così pel ritratto come per notizie sulle Opere, Ella per ora potrebbe sce- gliere una delle seguenti - La Bandettini - Costanza Moscheni di Lucca, che ha scritto un poema intit. Il Castruccio, ne ha tradotto uno dal francese, ec. - L’Albrizzi - Teresa Albarelli-Vordoni di Verona, che ha dato alle stampe un volume di Versi, secondo che ho inteso, piacevoli e piccanti. Dov’Ella sia disposta a favorirmi, non ha che a dirmi la sua scelta, ed io tosto le manderò le Opere di quella che m’avrà nominato. Vuoisi fare un cenno di tutte codeste Opere od Operette, ed estendersi un poco di più sulla migliore, o migliori. Nel tempo stesso la prego di dirmi il parer suo intorno a quest’Ope- ra, e di volermi dare quei suggerimenti ch’Ella credesse opportuni, i quali saranno da me accolti con riconoscenza. Ma quello che specialmente le raccomando si è di darci tosto sue nuove, e di toglierci così da quell’inquietudine nella quale siamo per lei. Mi creda intanto, col più vivo sentimento di stima e d’affetto,

Suo Dev.mo ed obb.mo servitore ed amico
Luigi Stella

Milano 13 marzo 1829