i tuoi caratteri. Ti ringrazio assai assai della spedizione del pacco
di Firenze. E ben vero ch’io non l’ho ricevuto se non pochi giorni
sono, perchè il s.r Miller, benché giuntogli fino nel Gennaio
passato, non me ne fece capitare l’avviso prima. Del pacchetto
di Torino farai quel che ti piacerà: non v’è punto fretta. Spedi-
sci pure allo Stella il Monti del 79. La Proposta è tua: serbala
per un minimo segno del mio desiderio di pagar tanti e tanti
debiti che ho teco. Ti mando per la posta, franco, un libro2
che vorrei spedito con buona occasione a Giordani: scusami.
Rallegrati per me colla Mariannina de’ suoi felici successi, e salu-
tala cordialissimamente insieme colla Marina e la Nina. Della
mia salute e del mio stato permettimi ch’io non dica nulla. Scrivo
brevissimo e male, per necessità. Addio carissimo. Ti abbrac-
cio amorosamente.
il tuo Leopardi
1476. |
Di Pietro Giordani. |
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[Firenze] 15. giugno Alla tua del 7. [1829] |
Mio carissimo. Non pensare più al Manno,1 che Brighenti mi
scrive di averlo già, per mandarmelo con buona occasione. Ma ben
penso io, e lutti noi qui pensiamo a te; e vorremmo pure che tu potessi
ritornare tra noi, o almeno vivere tolerabilmente costì. Per carità, sfor-
zati di aiutarti coll’animo. Ma il mondo è pur una sciocca e rea cosa!
Papadopoli mi scrive che ha perduto di morte repentina il suo Nonno;
ed è afflitto. E non è il più sfortunato chi muore. Tommaseo, non
so perchè, ha dimostrato un animo velenosissimo contro Nicolini; che
è pur tanto buono quanto bravo. Tommaseo ha gran torto di non farsi
frate domenicano, e inquisitore.2
Prendi qualche volta la fatica di scrivermi; perchè il tuo silenzio
accresce la mia tristezza, e il mio dolore della tua indegna sorte. Salu-
tami carissimamente Paolina e Carlo. Qui sei salutato, rimemorato
sempre, riverito adorato da noi tutti: e primieramente da me, che più
di tutti sono antico di conoscerti ed amarti. Addio, caro Giacomino:
Addio con tutto il cuore. La Lenzoni, ritornata da Napoli (dove molto
soffrì di coliche, e molto si rattristò di quell’abominabil governo) ti
saluta particolarmente. Addio addio.