Fatemi poi la grazia di dire a Giordani che all’ultima che ho
di lui, dei 15 giugno, risposi ai 3 di Luglio;2 e che il suo tanto
lungo silenzio mi tiene angustiato e afflitto.
Seguite, mio carissimo Vieusseux a beneficare l’Italia e l’uma-
nità, ed a voler bene a me, che vi amo, come sapete, con tutto
il cuore. Addio: vi abbraccio teneramente. Già si sa che, scri-
vendomi, prima di ogni altra cosa mi darete le nuove vostre.
Addio, addio.
il vostro Leopardi
28 Agosto
1491. |
Di Giovanni Rosini. |
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Amico Carmo
Avendomi più volte la Lauretta pregato di farvi i suoi saluti e dirvi
tante cose, prendo questa occasione p[er] iscrivervi, e dimandarvi le
vostre nuove, nel desiderio che sieno migliori delle ultime.
Nel tempo stesso, gradirò se avete avuto la copia della Monaca da
Bologna, che me ne diciate il parer vostro, dopo che avrete avuto il
tempo di vederla con comodo; onde le vostre censure sul fatto mi dian
consiglio sul da farsi. Io non mi lascio illudere nò dalle sciocchezze
dei romantici, nè tampoco dal grande smaltimento del libro, sapendo
che il giudizio alla lunga del pubblico dipende da quello di pochi
sapienti. - Non vi spiaccia dunque d’essermene cortese; e crediatemi
con tutta amicizia
Gio. Rosini
1492. |
Di Gian Pietro Vieusseux. |
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Mio buon Leopardi, amico carissimo - In questo momento ricevo
la vostra del di 28 agosto, e non perdo un minuto per rispondervi.