Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/442

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Fatemi poi la grazia di dire a Giordani che all’ultima che ho di lui, dei 15 giugno, risposi ai 3 di Luglio;2 e che il suo tanto lungo silenzio mi tiene angustiato e afflitto. Seguite, mio carissimo Vieusseux a beneficare l’Italia e l’uma- nità, ed a voler bene a me, che vi amo, come sapete, con tutto il cuore. Addio: vi abbraccio teneramente. Già si sa che, scri- vendomi, prima di ogni altra cosa mi darete le nuove vostre. Addio, addio. il vostro Leopardi 28 Agosto

1491. Di Giovanni Rosini.
Pisa 31 Agosto 1829

Amico Carmo Avendomi più volte la Lauretta pregato di farvi i suoi saluti e dirvi tante cose, prendo questa occasione p[er] iscrivervi, e dimandarvi le vostre nuove, nel desiderio che sieno migliori delle ultime. Nel tempo stesso, gradirò se avete avuto la copia della Monaca da Bologna, che me ne diciate il parer vostro, dopo che avrete avuto il tempo di vederla con comodo; onde le vostre censure sul fatto mi dian consiglio sul da farsi. Io non mi lascio illudere nò dalle sciocchezze dei romantici, nè tampoco dal grande smaltimento del libro, sapendo che il giudizio alla lunga del pubblico dipende da quello di pochi sapienti. - Non vi spiaccia dunque d’essermene cortese; e crediatemi con tutta amicizia Gio. Rosini

1492. Di Gian Pietro Vieusseux.
Firenze i° ybre 1829

Mio buon Leopardi, amico carissimo - In questo momento ricevo la vostra del di 28 agosto, e non perdo un minuto per rispondervi.