Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/473

Da Wikisource.

il suo cane, grandemente beneficato dal Governo di Polonia - il Ctoni è a Pisa; ma scrive di rado: io lo credo poco contento per non riuscire il Momo quel prodigio che si credeva. Tornando all’Antologia, vi troverete un articolo su d’una lettera- tura europea: io vorrei che questo scritto fosse letto senza prevenzioni. Fra’ forestieri distinti che hanno frequentato la mia conversazione, è stato grandemente accolto ed accarezzato S. E. il Comm. Falck, amba- sciatore della Olanda a Londra, e già ministro della pubblica istruzione. Egli mi fu particolarmente raccomandato dal bravo Cav. Reynhold: e cercava di voi. Reynhold è sempre a Berna, e non scrive senza infor- marsi di vostra salute, e senza mandarvi dei complimenti. Ditemi, vi prego, se qualche bullettino di Ferussac non è rimasto presso di voi? Addio, mio caro amico; amatemi, datemi delle vostre nuove, non vi chiedo che due righe, e credetemi p[er] la vita vostro aff. sincerissimo amico Vieusseux

1514. A Gian Pietro Vieusseux.
[Recanati] 8. [gennaio] 1830.

Mio carissimo Vieusseux Si avvicina il tempo della decisione della Crusca circa il pre- mio quinquennale. Vi prego molto che raccomandiate l’affar mio a tutti quegli amici che giudicherete potermi giovare. Se io spero alcun poco, spero solamente in voi ed in loro. Io ho perduto l’uso degli occhi, ma non la memoria de’ miei cari: vi rammento ogni giorno, e v’amo più che la mia vita. Addio carissimo mio Vieusseux. Salutate tutti. Paolina vi saluta. Mi fareste un favor grandissimo se scriveste a quell’ottimo Reinhold, e gli faceste tanti e tanti complimenti per me, avvisandolo della mia inca- pacità di scrivere. Il vostro Leopardi.