Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/54

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1048. Di Antonio Fortunato Stella.
Milano 21 febb. 1827.

Signore ed Amico amatiss. Colla grad.a sua del dì 9 ho ricevuto l’articolo pel N. Ricoglitore, e la ringrazio. Ella il vedrà nel quaderno di questo mese. L’articolo sopra l’j lungo il faccia pure con tutto il suo comodo e quando le verrà il destro di scherzare anche un poco, se occorre. L’articolo sopra il Petrarca spero che si vedrà nel quad.'"’ di marzo.1 Questa sera le mando col mezzo della posta le prove di stampa del i.° foglio delle Operette. Son tali e quali sono escite dalla stamperia. Se vorrà che le altre sieno rivedute prima qui in casa, il si farà subito. Godo sentire che l’Antologia va innanzi, ma ancor più godrò quando sentirò dire da Lei la mia salute va bene. Mi piace udire che a buona stagione Ella si trasferirà a Bologna. Certamente colà non avrà i comodi della casa paterna, ma vi troverà mille altri compensi. Restiamo dunque intesi che a quel tempo Ella userà meco della libertà o confidenza filiale, ed altro non desidero. Spero che intorno a quel tempo, mi troverò anch’io a Bologna cioè in maggio, tosto dopo il matrimonio del mio Luigi il quale è promesso sposo ad una giovine assai bene educata: dote importantissima pei nostri tempi. I consueti saluti all’ottima sua famiglia. Aggiungo quelli di tutta la mia per Lei, e la abbraccio di tutto cuore. Il suo vecchio cord.1™1 amico Ant.° Fort.0 Stella P. S. Quella tal dama di Bologna, della quale non mi sovviene ora il nome,2 a cui Ella dovea favorir di far tenere un esemplare delie Poe- sie per l’ab. Vannucci, scrive al medesimo di non averlo ricevuto. Scriva di grazia colà per sentire come sia la cosa. Da che Ella è partita da Bologna io non ho più nuove di mad. Pado- vani. Se ha qualche notizia da darmi, le ne sarò grato.