Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/543

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tato per l’Assemblea Naz.c di Bologna, elesse voi con assoluta unani- mità di voti, e coi modi più lusinghieri. Oggi la Magistratura vi scri- verà d’uffizio avvisandovi che troverete le credenziali a Bologna. Non ho potuto impedire tale elezione sulla quale non si volle che aprissi bocca, e in fondo non mi è dispiaciuto che la Città vi abbia dimo- strata la sua fiducia. Sarei però molto dolente se vi vedessi accettare l’incarico in questi momenti di somma incertezza nei quali ogni uomo saggio pensa a non compromettere se stesso e la sua Famiglia. La Gaz- zetta di Bologna annunziando che gli Austriaci hanno occupato Cento, viene a dire ancora che il principio di non intervento potrebbe non impedire la occupazione di tutto lo Stato Romano. Trovarsi a Bolo- gna con carattere pubblico al momento di una, ancorché passeggiera invasione, potrebbe essere di gran pericolo, e così potrebbe essere dif- ficile e periglioso partirne nell’ora della confusione. Conosco che con voi sono inutili tali ragionamenti, e viviamo tranquilli, confidati nella vra prudenza. Bensì rispondendo alla Magistratura, potreste evitare una aperta rinunzia, e temporeggiare un poco con qualche mezzo ter- mine, come sarebbe di domandare istruzioni, e di voler conoscere per quanto tempo dovreste risiedere in Bologna onde non restasse impe- dito il vro viaggio a Milano fissato per Maggio etc. Così rendereste alla città nra un altro servizio, procurandole qualche settimana di largo, e disimpegnandola da un altra [sic] scelta, la quale in questi momenti, in cui gli uomini prudenti stanno in cautela, potrebbe cadere in qual- che scarto. Soprattutto però avvertite di non compromettere voi stesso, e se lo credete migliore, e più cauto, scrivete pure a dirittura che non potete prestarvi. Noi stiamo bene, e qui tutto procede tranquillamente. Addio mio Caro Figlio. Vi abbraccio e vi benedico con tutto il cuore vro affmo Padre

1603. Al Comitato di Governo Provvisorio.

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in Recanati.

[Firenze 29 Marzo 1831.] Illustrissimo Comitato Sono infinitamente sensibile all’onore fattomi dalle V.c Signorie Illustris. e dal Consiglio di cotesta Città, di eleggermi a loro Rappresentante nell’Assemblea nazionale che era per