Voi dovete saper che presso al fuoco
Della natura son delle cicale;
L’estate io canto; ma l’inverno al fuoco
M'infisimisco, e scrivo poco, e male;
Cioè (per non gonfiare i vanti miei)
Scrivo peggio di quel che scriverei. -
Sicché dopo d’aver l’anno passato
Dato il Prologo in luce, e i Canti cinque,
Al venir di Decembre inaugurato,
Disse la Musa Calamum relinque;
E divertiti a legger le Gazzette...
Se non altro, p[er] dir d’averle lette. -
Rispondete al Sinner, che lo ringrazio della sua buona memoria;
e gli scriverò quando saremo all’epoca della Luisa Strozzi; sulla quale
non so in vero quel che farmi. - Questi non mi pajon tempi da com-
parir fuori con libri, che han costato molta fatica; e che trattano materia
di quella fatta. - In ogni caso, conto sulla cortesia, che mi usaste per
la Monaca; la quale è stata sì barbaramente violata nella versione Fran-
cese, che una donna di molto spirito mi scrive da Parigi di far citare
il traduttore en relevatìon de dommages et intérèts.
Addio. Salutate la Signora Carlotta. Ditele che ho consegnato al
Cav. Giorgini2 il t.° 4. 5. dei Commentarj del Papi' p[er] lei, e che
le scriverò, non potendo questa sera. Salutate gli altri amici.
G. Rosini
Pisa 25 Maggio 1831
1619. |
A Giovanni Galvani. |
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Signore ed Amico pregiatissimo
Una Signora di qui, che ha una ricca collezione di scritture
autografe d’uomini illustri d’ogni genere, antichi e moderni,
morti e viventi, mi ha pregato molto di trovar via d’aumentar-
gliene. Io mi sono ricordato che V. S. attendeva alcuni anni sono
a fare una collezione simile; e immaginando che Ella possa avere