a quello detto dell’Ottimo. - E viva i nostri bibliotecarj! ci voleva un
prussiano p[erl ritrovare tale documento!
A tutti gli amici ho fatto le vostre parti, e tutti vi salutano cordial-
mente... a tutti poi riuscì inaspettata la vostra mossa verso Roma -
e subito il gran cerchio delle conghietture - Chi vi vuol Direttore
degli studj, chi Monsignore, chi Cardinale, vi è chi di voi vorrebbe
fare un Papa; ma più d’ogni altra cosa tutti vi vorrebbero sulle sponde
d’Arno. Per me vi desidero dove più sarete felice e fortunato; primo
ti e poi mi.
Ho scritto al Giordani p[er] lamentarmi del suo ostinato silenzio:
e gli ho annunziato la vostra partenza - a quest’ora la Lenzoni
dev’essere in Parma - per lei sapremo qualche cosa.
Addio, mio cariss. Leopardi; mille affettuosi saluti, vi prego, all’ot-
timo Ranieri.
Vostro aff.° am.
Vieusseux
Oggi spedisco i vostri libri coll’Ant.a Luglio, alla direzione del
Nobili di Pesaro, in un pacco per Recanati. - A voi medesimo man-
derò più tardi I’Ant." p[er] m. Capobianchi.
[Roma] Casa li 9 Ot. 1831 |
Caro Nepote
Dalla vostra dei 30 settembre,1 che ricevetti soltanto la mattina dei
6 corr.':, appresi il vostro arrivo in Roma, Mi dolse assai il disappunto
dell’Ufficio postale, immaginando il vostro rincrescimento nel giun-
gere alla Posta, e non trovare il foglio che ivi attendevate. Se io potessi
indovinare ove siete alloggiato, sarei già venuto per giustificarmi, ed
abbracciarvi. Mi prevalgo dunque della posta per chiedervi la vostra
dimora, e colla posta potrete indicarmela. Vi saluto intanto in nome
comune e di cuore mi ripeto
il V.° Af0 Zio
Carlo Antici