Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/645

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1714. Di Gian Pietro Vieusseux.
Firenze 16 febb. 1832

A.C. Vi ho scritto l’altro giorno: ora ricevo la cara vra 14 stante, e rispondo subito, subito, tutto rallegrandomi pel prossimo vostro ritorno. Mi rincresce però di dovervi dire che le Busdraghi hanno tutte le loro stanze occupate, ed impegnate sino a tutto giugno. Converrà che, come al solito, arriviate alla Fontana per quindi cercare con comodo una casa che vi vada a genio, o pure aspettare alla fontana che il quart. Busdraghi sia libero. Ditemi se devo avvisare il locan- diere del prossimo vostro arrivo. All’abate Morichini avevo scritto; ed apunto gli mostrava premura di aver per corrispondente l’autore del Tata Giovanni ma egli, rispon- dendomi con molta cortesia, si è scusato. Scriverò a P. Ercole Visconti. Addio, vi scrivo in fretta; ansioso di abbracciarvi. Vale Vieusseux All’Accademia potrete scrivere dopo tornato.

1715. A Louis de Sinner.
Via Condotti N.° 81

Roma 21 Febbraio 1832 Mio carissimo ed ottimo amico, Ebbi l’amabilissima vostra lettera dei 13 di Gennaio. Ebbi ancora il foglietto degli ’AvéxBoxa di Boissonade; e dell’uno e dell’altra vi ringrazio cordialissimamente. Vi mandai subito per la posta sotto fascia l’ultimo esemplare che mi restava de’ miei Canti, il quale per essere già stato un poco usato, avrete tro- vato alquanto sudicio. Appena avrò ricevuto il primo fascicolo