1714. |
Di Gian Pietro Vieusseux. |
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A.C.
Vi ho scritto l’altro giorno: ora ricevo la cara vra 14 stante, e
rispondo subito, subito, tutto rallegrandomi pel prossimo vostro
ritorno. Mi rincresce però di dovervi dire che le Busdraghi hanno tutte
le loro stanze occupate, ed impegnate sino a tutto giugno. Converrà
che, come al solito, arriviate alla Fontana per quindi cercare con
comodo una casa che vi vada a genio, o pure aspettare alla fontana
che il quart. Busdraghi sia libero. Ditemi se devo avvisare il locan-
diere del prossimo vostro arrivo.
All’abate Morichini avevo scritto; ed apunto gli mostrava premura
di aver per corrispondente l’autore del Tata Giovanni ma egli, rispon-
dendomi con molta cortesia, si è scusato.
Scriverò a P. Ercole Visconti.
Addio, vi scrivo in fretta; ansioso di abbracciarvi.
Vale
Vieusseux
All’Accademia potrete scrivere dopo tornato.
Roma 21 Febbraio 1832
Mio carissimo ed ottimo amico,
Ebbi l’amabilissima vostra lettera dei 13 di Gennaio. Ebbi
ancora il foglietto degli ’AvéxBoxa di Boissonade; e dell’uno e
dell’altra vi ringrazio cordialissimamente. Vi mandai subito per
la posta sotto fascia l’ultimo esemplare che mi restava de’ miei
Canti, il quale per essere già stato un poco usato, avrete tro-
vato alquanto sudicio. Appena avrò ricevuto il primo fascicolo