Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/663

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verso Mons. Tesoriere. Niuna censura ha sofferto il così libero dici- tore: la qual libertà sebbene non dissimuli che senta assai d’inciviltà e di villania, e sia fuori affatto dai modi convenienti alle parole di una colta persona, pure non mi è rincresciuto affatto che vi sia poi nel governo tanta tolleranza, la quale se fosse in cose di migliore interesse e pubblica utilità, mi darebbe anche una maggiore consolazione. Addio, amatiss.0 Giacomo. Accogli amorevolm.1' come suoli, i complimenti e i saluti più affet- tuosi delle mie donne. Oh! perchè mai partisti di Roma quando noi ci venimmo! Sarebbe stata per noi di un grande conforto la tua pre- senza! Amami, e concedimi che senza mancare alla riverenza infinita che ti professo, ti abbracci di cuore, e mi ti ripeta aff.mo e obblmo Amico. P. Brighenti

1738. Di Antonietta Tommasini.
[s.d., ma Parma, 17 aprile 1832]

Caro Leopardi Io avrei conservato il silenzio finché mi fosse giunta la nota degli associati che mi diceste di spedirmi, per non obbligarvi a rispondermi sapendo la vostra poca salute. Ma ora non debbo tacere conoscendo quanto ci siete affezionato. Troppo sono certa che vi avrà fatto molta pena l’aver saputo, che in Parma s’ebbe una terribile scossa di Terre- moto, per cui tutta la città fu presa dal più forte spavento. Ed è così vero che i pubblici passeggi furono ripieni di ogni classe di persone per diverse notti. Molte case in Parma, e nelle campagne hanno sof- ferto grandemente, e molte famiglie sono obbligate a bivaccare allo scoperto, come noi nelle prime due notti temendo maggiori disgrazie. Noi ritornammo però alle nostre abitazioni perchè queste non presen- tano alcun pericolo. Io ho per certo che queste notizie non vi saranno discare, perciocché possono tranquillizzarvi intorno voci esagerate che vi saran forse pervenute. Ditemi alcuna cosa della vostra salute, sulla quale il mio animo è sempre in molta agitazione. Vi prego anche dirmi se v’è stata consegnata a Roma dal Sig.c Dott.c Menfi la seconda edi- zione del mio libretto,1 alla quale ho aggiunti alcuni articoletti, di che mi farete sommo piacere dicendomi il vostro parere. - Poco tempo