1771. |
A Monaldo Leopardi. |
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[Firenze] 24 Luglio [1832] |
Caro Papà. Le scrissi il 3 dello spirante un gran letterone.
Non avendo risposta, sto in molta pena, prima perchè mi rin-
crescerebbe di avere a rifare quella fatica, per me enorme; poi
perchè la cosa di cui le parlavo, è urgentissima. Non è possibile
che Ella non voglia rispondermi, e d’altronde è una grandis-
sima fatalità che sempre si perdano le lettere che più mi costano
e che più importano. La prego a volermi trar subito di questa
incertezza, perchè l’urgenza, torno a dire, è grandissima. Basterà
una riga che mi annunzi che debbo tornare a scrivere. Le bacio
la mano con tutto il cuore, e chiedo la sua benedizione.
Il suo Giacomo
1772. |
Di Raimondo Gozani. |
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Cmo Leopardi - Ricevei soltanto ieri una lettera di Tonino1 del
19 corrente. Rilevai dalla medesima ch’egli non aveva ancora avuto
, la risposta che io mi affrettai di dare ad una sua precedente. Siccome
egli l’attende sotto la direzione di Maria Signorini, ed io gli ho scritto
col suo indirizzo mi farete un sommo piacere di ritirare la mia lettera
dalla posta, e spedirgliela a Bologna ove suppongo che già trovisi a
quest’ora.2 Vi sarò pure obbligato, se scrivendogli gli direte che quella
cambiale tratta sopra di me è già stata denunziata ed accettata.
Conservatevi ed abbiatemi sempre pel vostro affmo Servo ed Amico
Raimondo Gozani