Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/705

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1773. A Giuseppe Melchiorri.
Firenze 31 Luglio [1832]

Caro Peppino Io debbo aver qui alla fine di settembre 70 colonnati. Avrei bisogno di questa somma più presto, e non vorrei chiederla in anticipazione a nessuno: perciò mi servirei, come s’usa, di que- sto mezzo. Se tu me lo permetti, io trarrei qui sopra di te a Roma la detta somma, a 30 o 40 giorni data. Consegnando qui la cam- biale a un banchiere, ne riceverei subito il contante. Tu accet- teresti la cambiale, e all’epoca della scadenza ne trarresti un’al- tra sopra di me per egual somma, a 30 o 40 giorni data: e con- segnandola costì ad un banchiere di tua conoscenza, ne ricevere- sti il danaro, col quale, senza sborsare un quattrino di tuo, sod- disfaresti la prima cambiale. Io accetterei subito la seconda, e pa- gherei alla scadenza. Dimmi, ti prego, appena avuta la presente, se vuoi farmi questo piacere. In tal caso, io ti darò avviso con al- tra lettera quando trarrò la cambiale. Se poi (che non credo) per mancanza di relazioni con banchieri o commercianti costì, tu cre- dessi difficile di negoziare la cambiale che tu trarresti sopra di me, sempre mi faresti favore accettando la mia tratta (la quale io ne- gozierei qui senza alcuna difficoltà)-, e prima della scadenza io ti fa- rei pervenire costà i fondi, coi quali, senz’altro incomodo, soddi- sfaresti la cambiale. Rispondimi a posta corrente, ti prego, e scu- sa tanti miei fastidii. Addio addio. Salutami la Tuta e i bambini. Il tuo Leopardi

1774. A Louis de Sinner.
Firenze 31 Luglio 1832

Avendo ricevuta l’amatissima vostra dei 7, sono stato da Vieusseux per risolver con lui di ciò che meglio convenisse fare