Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/719

Da Wikisource.
1796. Di Francesco Paolo Ruggif.ro.
Napoli 2 Nov.c 1832

Mio rispettabile ed ottimo amico Io ricevo in questo momento una vostra lettera e vi rispondo dalla casa Ferrigni1 ove abita il nostro amico Ranieri. Egli sta bene benissi- mo di salute nè mai ha sofferto nulla ma il puro nulla d’incomodo fisico. In questo momento che scrivo egli non è in casa: ed io che ben sapeva come egli non sia stato infermo sono andato p[er] lui appena ricevuta la vostra per meglio verificar questo fatto. Nei primi giorni che egli pervenne in Napoli i suoi affari col padre aveano bellissimo aspetto: ora per non so quale sventura non van come prima ed egli vive colla sorella concordissimamente (quella sorella e quel cognato di cui egli parlava men che gentil.6 costà... Ma io non posso più dirvi sendo l’ora tardissima. V. aff.so amico Francesco Paolo Ruggiero P. S. Ferrigni mi dice che il cognato vi scrive in ciascuna posta: e che già vi ha rimessa una cambiale per estinguere un suo debito verso Castelnuovo; ed amerebbe sapere se vi sia pervenuta. Probabilm.c l’equivoco è nato da qualche giorno in cui il Ranieri ebbe del raffreddore: forse allora egli vi scrisse. 1797- Di Gian Pietro Vieusseux. [Firenze, a dì 5 Novembre 1832. | G.P. Vieusseux, Direttore dell’Antologia, prega il Signor Conte Giacomo Leopardi di fargli l’onore d’intervenire alle riunioni che avranno luogo in casa sua, giovedì p.v. 8 del corrente; ed ogni giovedì successivo sino al 14 Marzo inclusive, alle ore 7 di sera, a dì 5 Novembre 1832.