Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/726

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pretesto? A meno che l’amicizia tua verso me non sia scemata di molti gradi... ma non voglio supporre ciò che non posso immaginare. Ilo accompagnato mio padre in un viaggio di tre mesi. Da Parigi ci recammo a Londra Città, che tiene davvero il principato del com- mercio, e vince con la presenza le immagini preconcette dalla fanta- sia: ma tu a questo sorriderai come incredulo. Feci con mio padre parec- chie escursioni nelle Città più ragguardevoli nell’Inghilterra, ed in ciascuna di quelle fui preso di meraviglia o per bellezza di sito e di natura, o per antichi monumenti d’arte o per istituti, per leggi, per civiltà. Insomma il tempo speso in quell’isola mi parve un lampo per la giocondità del soggiorno, ma per la copia ed efficacia delle sensazioni mi sembrò composto non di mesi, ma di anni. Nè voglio tacerti quale fastidio mi venga ora da questi cervelli senza fermezza, da questi animi senza volere, i quali dilettandosi di porre tutto a soqquadro a nulla danno base, sicché l’edificare non dirò, che rimanga imperfetto ma riesce impossibile. Da Londra navigammo ad Ostenda, e passammo nel Belgio tre settimane. E dopo aver contemplato una profonda e com- patta nazionalità qual’è quella degl’inglesi mi convenne vedere un male accozzato mosaico d’intelletti e di volontà. Ben mi accorsi, che una gente senza lingua e letteratura propria non rende immagine, nè ha sostanza, od alcuna qualità di nazione. Questo viaggio non è stato infruttuoso al divisato Giornale. Ci abbondano da ogni parte le spe- ranze di copiosa soscrizione, ma un’opera di tanta mole richiede scrit- tori di polso, e di grido. E fra i nostrali abbiamo fiducia, che Orioli, Niccolini, Libri, e parecchi altri ci soccorrano della loro penna. Ma ci dorremmo assai, che tu non intervenissi ad arricchire della tua tanta sapienza, e di quell’ingegno che ti pone in cima di quanti studj coltivi le pagine della nostra Biblioteca. Ho la tua promessa, e ti sto addosso con insistenza ecl autorità di creditore. Scegli un argomento fra i molti, chc si porgono alla varietà delle tue cognizioni. Chi p. e. potrebbe meglio di te trattare secondo l’indole comparativa del Giornale le dot- trine filologiche ed i vari metodi, e scuole, che presso le varie nazioni d’Europa prevalgono in questa materia? Ma sia tua la scelta, come sarà tutta propria del tuo bellissimo ingegno la profondità del pensare, e l’eleganza dello scrivere. Spedisci l’articolo al cader di Gennajo, poi- ché ne’ primi giorni di Marzo uscirà il primo fascicolo, al quale vor- remmo aggiungere lo splendore del tuo nome. La traduzione e la stampa chieggono più di un mese. Non ti offenderai, se ti dico, che gli arti- coli sono retribuiti. Addio. Mio padre ti abbraccia, ed io sono il tuo aff. A. Poerio.