Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/727

Da Wikisource.
1802. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 24 Nov. [1832]

Ranieri mio. Ricevi tu le mie lettere? o è preclusa interamente ogni corrispondenza tra noi? A me certamente questo è il quinto ordinario che le tue lettere mancano, onde sono affatto privato delle tue nuove, puoi pensare con quanto mio cordoglio. La Fanny ancora è veramente dolente e meravigliata di non potere avere un verso da te: vorrebbe scriverti, ma crede che sarebbe inutile. Niccolini e la Carlotta1 sempre chiedono di te, e ti salutano. Amami, anima mia, e non iscordarti, non iscordarti di me. Addio infinite volte, addio.

1803. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 25 Nov. [1832]

Ranieri mio, Ier sera, Sabato, il Piatti mi portò la tua 17,1 dopo 5 ordi- narli che le tue mi mancavano. Niccolini è in campagna, e l’ac- clusa a lui non mi è giunta: tornerà qui finito il mese. L’amba- sciata che dici dovevo fare al Mannucci, non potei farla non avendo ricevuto la tua. - Dell’affare Castelnuovo ti scrissi2 che è terminato, mediante 1. consegna a lui del semplice e nudo Bono, 2. a me delle cambiali quietanzate, e dei due protesti, 3. intera sua remissione nella tua onoratezza circa le spese e gl’interessi. - L’ultima ch’io aveva di te era degli 8,3 acclusa a Vieusseux: non so se e come debbo spedire i documenti ch’ho in mano; e sono sempre in gran buio circa i tuoi affari. 27 Nov. Oggi ricevo dalla posta la tua dei 13, e la corrente dei 22.4 Niccolini è ancora in villa, ma certo non ebbe la tua: la Carlotta me l’assicura. Al suo ritorno tenterò ogni cosa. Ho