1854. |
Ad Antonio Ranieri. |
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[Firenze] 2 Aprile [1833] |
Ranieri mio. Ti troverà questa ancora a Napoli? Ti avviso
che io non posso più vivere senza te, che mi ha preso un’impa-
zienza morbosa di rivederti, e che mi par certo che se tu tardi
anche un poco, io morrò di malinconia prima di averti riveduto.
Addio addio.
1855. |
Ad Antonio Ranieri. |
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Ranieri mio. Non ebbi la tua1 dal Piatti, che la sera del 6.
però ti scrissi solo a Napoli. Faccia Dio che questa non ti aspetti
punto. Oggi non ho la tua ancora. Del Lampsaceno non saprei
certamente dirti di più che il Creuzer. Addio anima mia. Mando
un milione di baci e di amplessi ad incontrarti.
1856. |
Ad Antonio Ranieri. |
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[Firenze] n Aprile [1833] |
Ranieri mio. Immagina come il core mi batta scrivendoti per
tuo avviso a Roma. Pure la malinconia della tua de’ 42 non
lascia di amareggiarmi. Oh venga alla fine il momento di que-
sta nostra non più separabile ricongiunzione! Poi qui o a Napoli
ogni male ci sarà più sopportabile. Salutami tanto tanto Goz-
zani. Addio, anima mia, mille volte.