Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/753

Da Wikisource.

longue lettre. Je pense que vous voyez souvent Niccolini, au souvenir du quel je voudrais bien ètre rappelée. Veuillez vous en charger, et me donner de ses nouvelles en me répondant. Je vous prie de recevoir la nouvelle assurance de mes sentimens. Charlotte B. Londres. 22 Mars 1833.

1851. A Monaldo Leopardi.
[Firenze] 23 Marzo 1833.

Papà mio. La sua dei 2' mi straccia l’anima. Dio sa quanto ho penato pensando a loro. Ma fare scrivere mi pareva peggio, e scrivere io non poteva assolutamente, nè posso ancora, ben- ché la vista paia, grazie a Dio, in salvo. Benedica, la prego istan- tissimamente il suo amantissimo figlio

1852. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 23 Marzo [1833]

Ranieri mio. Benché tu vogli ch’io sia sicuro questa volta della tua venuta, io non lascerò di discrederla finché non ti veggo:1 troppo mi par gran cosa il riaverti. La Lenzoni, che è qui, ti saluta tanto. Addio, anima mia, addio senza fine.

1853. Ad Antonio Ranieri.
[Firenze] 26 Marzo [1833]

Ranieri mio. Certo tu non sei fatto per esser lieto. Ma pur dee consolarci alquanto che quelle tue due principali disgrazie che tu sai, par che siano passate. Addio con infiniti baci, per riabbracciarti presto.