1864. |
Di Adelaide Maestri. |
|
Mio caro Leopardi. Colgo l’occasione che mi offre il mio Ferdi-
nando per inviarvi questa mia, alla quale porto non poca invidia. Egli
è certo che per quanto vi dicessi non esprimerei mai abbastanza con
quanto piacere io vi rivedrei; ma questa volta, dal canto mio, troppi
ostacoli si oppongono. Speriamo nell’avvenire. Non ho creduto bene
di scrivervi prima d’ora e perchè la malattia vostra era purtroppo tale
da non ammettere occupazioni di sorta; e perchè io pure sono stata
più volte sconcertata da male di gola, del quale neanche al presente
mi trovo del tutto libera. Lascio immaginare a Voi la pena che ho pro-
vata, e meco la mia famiglia, leggendo le poche righe della cara ultima
vostra. Voglia Dio che Ferdinando possa portarmi notizie migliori!
sono desiderate da tutti noi ardentemente. Quanto al fac-simile siete
stato perfettamente esaudito. A ogni modo, conoscendo che non
sarebbe stato desiderio vostro, non avrei inviata la lettera; ma s’è data
ancora altra combinazione per cui non s’è fatto nulla, come udirete
da Ferdinando. Ho mandato da Giordani per chiedergli se avesse qual-
che lettera per Voi, ma Egli è partito per Piacenza. Addio mio ottimo
amico. Quando potete scrivetemi; non lasciate di farlo, poiché io con-
servo ogni riga vostra siccome prezioso tesoro.
La vostra Adelaide
1865. |
A Feliciano Niccolini. |
|
[s.d., ma Firenze, estate 1833] |
Essendo affrettato di metter mano alla ristampa de’ miei dia-
loghi, ed a ciò avendo assoluta necessità di quell’esemplare ch’è
presso di Lei, solo che si trovi disponibile in tutta Firenze, la
prego ad aver la bontà di rimandarmelo al più presto. Mi
comandi e mi creda
Suo obblmo sre ed amico Leopardi |