Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/765

Da Wikisource.
1871. A Monaldo Leopardi.
[Roma, 28. 7bre 1833.]

Mio caro Papà I 20 scudi, dei quali la ringrazio con tenerezza, potrà spe- dirli per la posta a Giambene. G. 28. 7bre 1833.

1872. A Monaldo Leopardi.
Napoli 5 Ottobre 1833

Caro Papà Giunsi quà felicemente cioè senza danno e senza disgrazie.1 La mia salute del resto non è gran cosa e gli occhi sono sempre nel medesimo stato. Pure la dolcezza del clima la bellezza della città e l’indole amabile e benevola degli abitanti mi riescono assai piacevoli. Trovo qui la sua carissima del 10 settembre.2 La falsa notizia data dai fogli di Francia nacque dall’aver con- fuso me con altra persona che porta il mio cognome.5 Circa i miei principii non le dirò altro se non che se i tempi presenti avessero alcuna forza sopra di loro, non potrebbero altro che confermarli. Iddio mi conceda di assicuramela a voce. Il suo Giacomo

1873. Di Louis de Sinner.
[Paris, rue de Saints Pères, N" 14, le 21 Décembre, 1833.1

Que faites-vous donc, mon cher et excellent ami? Voilà tantòt un an entier depassé sans que j’aie re^u de vous la moindre nouvelle.