senza alcun incomodo di salute, come temevamo; spero che seguite-
rete sempre a dirci, che l’aria di costì non vi è nocevole. - Io vi rin-
grazio delle nuove che mi fate avere delle Lazzari, e di Vittorina cre-
devo che mi diceste meglio - Dopo uno o due giorni di timori
abbastanza vivi, che il coram equite,’ mediante le sue raccomanda-
zioni a Roma, potesse vincere, ora siamo più trquilli, e si aspetta la
sua partenza fra due o tre giorni - Io non so cosa diavolo vi scrivo,
perchè scrivo in mezzo alle ciarle - Addio, caro Mucciaccio, voglia-
temi bene, almeno la metà di quello che ve ne voglio io - Alle Bri-
ghenti fate dei saluti da parte mia, e ditegli che mi raccomando ad
esse acciocché vi tengaro allegro.
1073. |
Di Antonio Fortunato Stella. |
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Amico amatiss.
Son lieto di sentir dalla cara sua del dì x.° esser Ella in Bologna.
Le confermo che fra un mese spero di trovarmivi anch’io. Allora farò
assai volentieri la personale conoscenza del sig. Brighenti, e volentieri
ancora ristringerò i miei conti con lui quantunque la mia gita a Bolo-
gna non debba esser per oggetto d’affari, ma di cuore soltanto. Mei
riverisca.
L’avviso aver io scritto al sig. Moratti pel consueto assegno men-
sile a di Lei favore.
Le due ultime stampe delle Operette le ho fatte alla direzione di
esso sig. Moratti, dal quale spero che a quest’ora le avrà ricevute.
Fo lo stesso di quelle che le mando questa sera.
Presi memoria perchè le stampe delle Note sieno in filoni.
Poiché è in Bologna c poiché colla sua del 18 dello scorso mi scrive
aver la sig.ra Marchesina Zambeccari ricevuta la copia tanto deside-
rata da questo sig. ab. Vannucci, faccia che questo sig. abate la possa
ricever presto.
Le avanzo i cordiali saluti di tutta la famiglia e particolarmente
dello sposo, che domani sarà marito.
L’abbraccio teneram.c
Il suo vecchio cord."10 am.° e servo
Ant.° Fort." Stella