lutto ciò che mi concerne. Tutto quello che mi dite sul propo-
sito della mia venuta costì si accorda maravigliosamente con
quello che io avevo già pensato da me medesimo: e quando la
mia salute e le mie circostanze me lo permettessero, io, in com-
pagnia del mio amico, che tanto vi ossequia, non lascerei di pren-
dere il partito che voi mi proponete; e verremmo a Parigi pre-
parati a tornarcene dopo qualche mese, se le cose non andassero
il seconda de’ desiderii nostri. Intanto, come mi dite che la sola
cosa la quale possa essere fruttuosa costì è il divenire collabora-
tore d’una Rivista, vi prego di dirmi se ciò potesse essere anche
da lontano, mandando io gli articoli (per un mezzo che troverei
io) sia in italiano per esser fatti tradurre da voi costì, sia in quel
francese che mi verrebbe sotto la penna a me straniero per essere
fatti correggere da persona vostra amica. A questa mia interro-
gazione priegovi rispondermi presto con la solita vostra amici-
zia e sincerità. Indirizzate la lettera a Roma al mio proprio nome.
Non lo so di certo: ma potrei fra poco essere colà col mio amico.
Se ciò non fosse, mi sarebbe facile averla qui di Roma.
Addio, mio preziosissimo ed incomparabile amico. Vi abbrac-
cio con tutto il mio cuore. Mille cari saluti a Poerio ed a Gioberti.
Il vostro Leopardi
P.S. Ranieri prega anch’egli l’amabilissimo Sig.r De Sinner
di salutare da parte sua l’amicissimo suo Poerio; e di nuovo gli
si raccomanda assai.
1884. |
Di Louis de Sinner. |
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Paris, rue des Saints Pères, N.° 14, le 13 Juillet 1834. |
Mon cher et meilleur ami,
Je ne veux répondre que peu de mots à votre lettre du 10 Juin.
Jc suis très encombré de toutes sortes d’occupations mais j’ai de très
lipnnes nouvelles à vous donner. Letronne qui s’intéresse beaucoup