Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/785

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io a lui comunicherò; essendone egli, come giovine nella letteraria pale- stra, in massimo desiderio e bisogno. Mi valgo di questo incontro per dimandarti novella del viver tuo, e ripeterti che la mia devozione per te, o sapientissimo, e l’amor mio sono inalterabili. Vivi glorioso, e riama sempre Il tuo affmo Puccinotti

1891. Di Pietro Manni.
[Napoli, Di Casa 11. Febro 1835]

Pregiatissimo Sig.c Conte Anche io sono malato, e vi rispondo dal letto; non per questo man- cherò di servirvi. Per la fine della presente settimana parte un mio amico, a cui può affidarsi qualunque siasi cosa, poiché alla diligenza accoppia molta onestà. Favoritemi dunque il plico, ed io mi darò cura del resto. Questa è la città delle distrazioni, ma sempre ho avuto in animo di visitarvi, e rinnovarvi quella stima, in che non io solo, ma tutta Italia vi tiene. Quando mi sarà dato potere uscire di casa, la prima visita sarà da voi, ora che mi è nota la vostra abitazione. Io mi sto occupando della quarta edizione della mia operetta sulla cura delle morti apparenti,1 che S.M. vuol diffusa per tutti i Comuni, Ospedali civili, e militari del Regno. Ditemi se l’avete mai veduta, e se vi fosse possi- bile dargli una occhiata, e dirmene il vostro apprezzabilissimo parere intorno alla frase. Amatemi quanto vi amo, e vi stimo, ed auguran- dovi lunghi e lieti giorni mi gode l’animo potermivi rassegnare con sentimenti di stima e di sincera amicizia Obblig.mo Amò e Servo Pietro Manni Di Casa 11. Febro 1835

1892. Di Pietro Manni.
[Napoli, Di Casa 13. Feb.° 1835]

Pregmo Sig.r Conte Am.° e Prie Vi mando il mio libretto sulle Asfissie; mi obbligherete moltissimo, se vorrete darmene il vostro parere, che apprezzo moltissimo. In To-