io a lui comunicherò; essendone egli, come giovine nella letteraria pale-
stra, in massimo desiderio e bisogno.
Mi valgo di questo incontro per dimandarti novella del viver tuo,
e ripeterti che la mia devozione per te, o sapientissimo, e l’amor mio
sono inalterabili. Vivi glorioso, e riama sempre
Il tuo affmo
Puccinotti
[Napoli, Di Casa 11. Febro 1835] |
Pregiatissimo Sig.c Conte
Anche io sono malato, e vi rispondo dal letto; non per questo man-
cherò di servirvi. Per la fine della presente settimana parte un mio
amico, a cui può affidarsi qualunque siasi cosa, poiché alla diligenza
accoppia molta onestà. Favoritemi dunque il plico, ed io mi darò cura
del resto. Questa è la città delle distrazioni, ma sempre ho avuto in
animo di visitarvi, e rinnovarvi quella stima, in che non io solo, ma
tutta Italia vi tiene. Quando mi sarà dato potere uscire di casa, la prima
visita sarà da voi, ora che mi è nota la vostra abitazione. Io mi sto
occupando della quarta edizione della mia operetta sulla cura delle morti
apparenti,1 che S.M. vuol diffusa per tutti i Comuni, Ospedali civili,
e militari del Regno. Ditemi se l’avete mai veduta, e se vi fosse possi-
bile dargli una occhiata, e dirmene il vostro apprezzabilissimo parere
intorno alla frase. Amatemi quanto vi amo, e vi stimo, ed auguran-
dovi lunghi e lieti giorni mi gode l’animo potermivi rassegnare con
sentimenti di stima e di sincera amicizia
Obblig.mo Amò e Servo
Pietro Manni
Di Casa 11. Febro 1835
[Napoli, Di Casa 13. Feb.° 1835] |
Pregmo Sig.r Conte Am.° e Prie
Vi mando il mio libretto sulle Asfissie; mi obbligherete moltissimo,
se vorrete darmene il vostro parere, che apprezzo moltissimo. In To-