fico di miglioramenti industriali, promossi da veri amici dell’umanità
e della Patria. Così nobile esempio non sarà, lo desidero, perduto per
altre contrade. Egli è tempo che tutti gli uomini probi e intelligenti
rivolgano le loro cure a diffondere la morale cristiana (conditio sine
qua non del vero bene sociale) e le utili pratiche dell’economia poli-
tica. Se non si applica il sapere alla felicità dell’uomo, si perde il tempo
in puerili trattenimenti.
Vi salutano cordiali!!.® i miei figli, ed io di cuore mi ripeto
V. Aff.° Zio
Carlo Antici
1902. |
Di Vincenzo Balietti. |
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[Napoli, Dalla Nunziatura li 17. Maggio 1835.! |
D. Vincenzo Balietti ha ricevuto la Promemoria,1 già combinata
con Monsignor Nunzio, a cui si sarebbe fatto un dovere di rassegnarla
per parte deH’amabilissimo Signor Conte Giacomo Leopardi; ma l’E. S.
R.ma è partita questa mane verso le 5, e non ritornerà, che fra Mar-
tedì, o Mercoledì in Napoli. Al ritorno che farà, la sullodata Prome-
moria non solo si presenterà a Monsignore, ma sarà raccomandata dallo
scrivente, onde maggiormente sollecitarne il riscontro per passarlo al
Signor Conte.
Dalla Nunziatura li 17. Maggio 1835.
1903. |
Di Vincenzo Calamandrei. |
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Pregiatis. Sig. Conte
Essendomi stato impossibile il ritrovare la sua abitazione perchè
da lei all’insaputa cambiata,1 profitto di questa posta di Napoli onde
farle sapere che tutto è preparato per la stampa delle sue Poesie, o Prose
siccome Ella convenne:2 che anzi, il Cerretani si è di già premunito,
mediante la pubblica Istruzione, del revisore che Ella stessa aveva desi-
derato.