Pagina:Leopardi - Epistolario, Bollati Boringhieri, Torino 1998, II.djvu/865

Da Wikisource.

dire mille choses aimables à votre Pilade, l’excellent Ranieri. Tout à vous à toujours L. de Sinner P. S. - M. Reinhold n’est plus à Berne. J’adresse copie de cettc lettre à Rome.

1963. Ad Adelaide Maestri.
Napoli, 15 maggio 1837.

Mia cara Adelaide. Mi avrete tenuto un incivile per non avere risposto finora alla carissima vostra di marzo. Ma dovete sapere che benché giunta qui ai 3 di aprile, mi è stata renduta dalla posta alli undici di maggio insieme con una della Mamma e con un’altra lettera più antica della vostra. Simili scherzi suol fare questa posta assai spesso. Con gran piacere ho riveduto i vostri caratteri dopo un anno. Ma con dolore ho inteso della vostra malattia così lunga e così penosa. Veramente quest’anno è stato ed è ancora così pestifero ai corpi umani, che io quasi mi maraviglio come noi siamo ancora vivi. Spero che la primavera, così perversa com’è stata, non abbia potuto mancare di cavarvi di convalescenza. Non vi scrivo di proprio pugno, perchè debbo risparmiare il mio occhio diritto minacciato di un’amaurosi. Ranieri che scrive vi bacia la mano. Datemi o fatemi dare le vostre nuove che attendo con impazienza. Salutatemi la Clelietta, e vogliatemi bene. Addio di tutto cuore. Il vostro Leopardi

1964. A Ferdinando Maestri.
[Napoli, 15 maggio 18371

Mio caro Ferdinando. Alle innumerabili mie sventure s’è aggiunta in questi ultimi anni una mano di Leopardi ch’è venuta fuori con le più bestiali