dire mille choses aimables à votre Pilade, l’excellent Ranieri. Tout à
vous à toujours
L. de Sinner
P. S. - M. Reinhold n’est plus à Berne. J’adresse copie de cettc
lettre à Rome.
1963. |
Ad Adelaide Maestri. |
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Mia cara Adelaide.
Mi avrete tenuto un incivile per non avere risposto finora
alla carissima vostra di marzo. Ma dovete sapere che benché
giunta qui ai 3 di aprile, mi è stata renduta dalla posta alli undici
di maggio insieme con una della Mamma e con un’altra lettera
più antica della vostra. Simili scherzi suol fare questa posta assai
spesso. Con gran piacere ho riveduto i vostri caratteri dopo un
anno. Ma con dolore ho inteso della vostra malattia così lunga
e così penosa. Veramente quest’anno è stato ed è ancora così
pestifero ai corpi umani, che io quasi mi maraviglio come noi
siamo ancora vivi. Spero che la primavera, così perversa com’è
stata, non abbia potuto mancare di cavarvi di convalescenza.
Non vi scrivo di proprio pugno, perchè debbo risparmiare il mio
occhio diritto minacciato di un’amaurosi. Ranieri che scrive vi
bacia la mano. Datemi o fatemi dare le vostre nuove che attendo
con impazienza. Salutatemi la Clelietta, e vogliatemi bene. Addio
di tutto cuore.
Il vostro Leopardi
1964. |
A Ferdinando Maestri. |
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Mio caro Ferdinando.
Alle innumerabili mie sventure s’è aggiunta in questi ultimi
anni una mano di Leopardi ch’è venuta fuori con le più bestiali