Pagina:Lezioni di analisi matematica.pdf/191

Da Wikisource.

derivate, differenziali 175

§ 53. — Differenziali.


Poichè , si avrà, posto , che . Cioè è infinitesimo per . La è stata definita per tutti i valori di (perchè figura al denominatore delle precedenti formole)1. Noi converremo di porre quando . E la resterà così definita per ogni valore possibile di . Si ha per definizione

; ; .


Donde .

E, posto , si ha

(1)


dove è un infinitesimo di ordine superiore rispetto ad , perchè . Invece (se ), è un infinitesimo dello stesso ordine .

Allora si potrà dire, per l'uguaglianza (1), che l'incremento ricevuto dalla funzione è uguale al prodotto della derivata della funzione per l'incremento della variabile, più un infinitesimo di ordine superiore (rispetto ad ).

La prima parte del secondo membro della (1), cioè si suoce indicare col simboldo e si chiama il differenziale della funzione ; cioè il differenziale di una funzione è uguale alla derivata della funzione moltiplicata per l'incremento della variabile.

Il differenziale dipende dunque non solo dalla , ma anche dall'incremento della variabile e, se è un infinitesimo dello stesso ordine di

La (1), che può anche scriversi , sdoppia nella somma e di : i quali (se ), sono rispettivamente di ordine uguale e superiore a Essa vale anche per , poichè per è

  1. Supporto naturalmente in più che appartenga all'intervallo, ove esista la .