Pagina:Mantegazza - Elogio della vecchiaia.djvu/23

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che possono anche servire di prefazione xv

gli artifizi a falsificare le date; ma mi affacciai coraggioso alla vecchiezza, che mi guardava con ironia crudele:

Ma tu mi vorresti fare infelice, tu vorresti vedermi piangere e brontolare?

No e poi no! — Le cose difficili mi son sempre piaciute sopra ogni cosa e anche le impossibili mi hanno sempre affascinato. Tu non mi avrai fra le tue vittime. Io sarò felice malgrado le tue insidie e le tue percosse. Io voglio benedire la vita fino all’ultimo respiro, non voglio essere molesto nè a me nè agli altri. Accetto la canizie come una corona d’argento, non come un obbrobrio; accetto il riposo, non come una maledizione, ma come il premio di una lunga vita di lavoro e di lotta. Voglio essere felice, benchè vecchio. La felicità può e deve mutar forma nelle diverse età della vita ma non deve mai abbandonarci.

In questa lotta con la vecchiaia fino ad ora son rimasto vincitore: non so se e fino a quando mi sorriderà la vittoria. La desidero a me e a voi tutti, che da tanti anni leggete i miei libri, nei quali,