Pagina:Meditazioni storiche.djvu/417

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nelle doe lingue, e poi da quel gran perfezionamento dell’alfabeto Greco, l’introduzione in esso delle vocali che non sono (salvo l’Alpha segno universale delle cinque) in nina alfabeto semitico. E quindi, se non avessimo nè la tradizione di Cadmo, nè la ragione della priorità di fiore e coltura de’ semitici, basterebbe questo perfezionamento a mostrare che de’ due alfabeti quasi identici, e certe derivanti l’un dall’altro, deriva il Greco più perfezionato dall’EbraicoCaldeo pià rozzo; non essendo possibile a niuna invenzione umana il retrocedere dal più al meno. Ma abbondauo, s’accumulano le ragioni filologiche della precedenza semitica. Tntti qoe’ nomi cosi evidentemente comuni all’alfabeto CaldeoEbraico e al Greco non hanno significazione in Greco, e l’hanno in Ebraico: Alpha, Beta, Gamma, Delta ec. non significan nulla; Aleph, Bet, Ghimel, Daleth ec. Significano Bue, Casa, Cammello, Porta, cioè oggetti materiali e vorarissimi, le coi figure furono probabilmente od anzi certamente prese a figurar le prime consonanti del nome d’ognuno. Ondeché, senza metterci nemmeno in altre ragioni pure filologiche, ma che sarebbero più lunghe a spiegare, ei parrà, credo, provato ai miei leggitori ciò che è provato oramai a tutti i filologi e debb’essere a tutti gli studiosi di storia, che l’origine dell’alfabeto Greco è dall’alfabeto semitico CaldeoEbraico.1 Che se passassimo da’Giapetici Greci a’Giapetici ArioIndiani, noi troveremmo in questi pure l’alfabeto samscrilice perfezionato con vocali; ondeché ci parrebbe poter trar la medesima conchiusione, che anche quello fu posteriore, derivò dal semitico. Ma lasciando quello e gli altri intermediari (dico quelli che si soglion chiamar cuneiformi e servirono certo alla lingua Giapetica Persepolitana, e forse ad altre anche semitiche frammiste) e riducendoci al Greeo, non resta dubbio ch’ei fu d’origine semitica, che fu quindi in Grecia importazione straniera; importazione fatta senza niuno di quegli scrupoli, di quelle grettezze egiziache o ei

1 Io bo preso tutto ciò da una lezione manoscritta cbe fa parte del corso di lettere ebraiche del nostro Peyron, e cbe mi fu gentilmente comunicata da lui. — Vedi scboell, Histoire de la lilléralure grecrjue, lib. Il, cap. 3, pag. 81 e seg.