Pagina:Memini - Mia, Milano, Galli, 1884.djvu/246

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mano posata sulla lucente criniera di Mia, precisamente al posto dov'era scesa per un istante la carezza lieve della Duchessa.

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Quando il Duca era in villa, le cose mutavano affatto, e Drollino evitava con ogni sua possa di trovarsi coi padroni. Stava molto in scuderia, e lo si trovava ordinariamente vicino al box di Mia.

In casa era tornato il tempo lieto. Quello delle scene era passato: il padrone s'era radicalmente corretto..., la malattia della Duchessa aveva fatto miracoli. Egli non pensava neppur per idea a lagnarsi della solitudine, non pareva sentir bisogno alcuno di svago, era affettuosissimo per Milla, e le portava ogni volta bellissimi regali. Tutti dicevano ch'era una vera consolazione, e che ormai la signora Duchessa era proprio felice. E per persuadersene non bastava forse vedere il Viso illuminato, raggiante di Milla? Essa metteva in opera certe raffinatezze, certe civetterie a cui per