Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/108

Da Wikisource.
90 memorie storiche della città

ratore nel mese di Febbraio 1508 venne personalmente in Trento accoltovi con quell’onore, che convenivasi, dal nostro Vescovo Giorgio di Neydegk, al quale egli appoggiò tutta la cura della guerra nelle nostre parti. Gli avvenimenti in esse furono di poca importanza; ma ben più rilevanti furono dalla parte del Friuli, dove l’esercito veneto dopo aver posto in rotta quello di Massimiliano s’impadronì di Gorizia, di Trieste, e di Fiume. Malgrado di questi prosperi avvenimenti essendosi per parte de’ Veneziani fatte parole di pace o di tregua, il Vescovo di Trento scrisse al Senato veneto, che se conservava l’intenzione, che aveva esternata, per riguardo alla tregua, mandasse alcun suo ambasciatore in Trento, con cui si potesse conchiuderla. Il Senato deputò tantosto Zaccaria Contarini, perchè si portasse nel Trentino a stabilire la tregua, ch’erasi proposta, e per luogo del congresso fu scelto il Convento di Santa Maria delle Grazie posto tra Riva ed Arco. Venne infatti conchiusa questa tregua per anni tre gli 11 Giugno 1508, nella quale fu stabilito, che ciascuna parte continuasse intanto a possedere tutto ciò che possedeva presentemente, ma essendo questa tregua stata conchiusa senza comprendervi il Re di Francia Luigi XII., ch’era allora alleato co’ Veneziani, o almeno senza il suo consentimento, se ne sdegnò questi altamente contro il veneto Senato, e meditò tosto di farne vendetta nascendogli pure