Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/109

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il desiderio di riunire al Ducato di Milano, ch’egli allora possedeva, le città di Brescia, Bergamo, Crema, Cremona, e Ghiara d’Adda tenute in lor potere da’ Veneti, le quali allo Stato di Milano anticamente appartenevano. Dopo le proposte, ch’egli fece fare su di ciò all’Imperatore Massimiliano, questi esacerbato per l’esito infelice della passata guerra nel Friuli aderì bentosto ai progetti del Re. Anche il Papa Giulio II. bramoso di riacquistare alla Chiesa di Roma tutto quello, che la Repubblica veneta possedeva nella Romagna, ed il Re d’Aragona bramando esso pure di ricuperare alcune piazze marittime del Regno di Napoli, ch’erano in potere de’ Veneziani, diedero prontamente a questa negoziazione tutta la mano. Fu quindi conchiusa tra di essi il dì 10 Dicembre 1508 la famosa lega di Cambrai, in cui le principali Potenze d’Europa si unirono per abbassare la troppo grande possanza della Repubblica veneta, e per ispogliarla, se fosse possibile, di quanto ella possedeva nella terra ferma in Italia. Malgrado dunque della tregua conchiusa nel Convento delle Grazie, d’Arco l’Imperator Massimiliano in seguito della lega di Cambrai scrisse al nostro Vescovo Giorgio di Neydegk una lettera, in cui dopo avergli attestata la sua riconoscenza per le sue sollecitudini e cure, e per le spese, ch’egli aveva fatte nella passata guerra, gli raccomanda di far ben custodire e fornire di presidj tutti i passi, «sintanto