Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/172

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un canonicato colla riunione di cinque cappellanie denominate Santi Giacomo e Cristoforo, S. Rocco, S. Giovanni in Laterano, della collana, e di S. Nicola da Tolentino. Questo canonicato fu denominato della SS. Trinità, ma si ha motivo di credere che siasi poi intitolato di S. Leonardo, e che fu quello che fu aggregato all’arcipretura a titolo di congrua.

Siccome la Chiesa collegiata trovavasi nel recinto del castello, era conveniente che anche i canonici avessero in quel recinto la loro abitazione, onde poter attendere con più sicurezza all’uffiziatura ed al servizio della Chiesa, perchè essendo il castello custodito a modo di cittadella, poteva accadere che ne restassero chiuse le porte in tempo di guerra o di timore d’invasioni straniere, il che succedeva spesso a quei tempi.

In prova di ciò abbiamo un istrumento delli ventotto aprile mille cinquecento ottantotto, rogato Bocca, in cui si parla di due case antiche proprie dei canonicati di S.ta Margarita e di S. Pietro commutate col signor marchese Paolo Antonio Pallavicini, in altri siti coltivi nel recinto della stessa cittadella dov’erano le suddette case. Trovasi in un istromento anteriore al succitato e datato ai 4 novembre 1499, descritta una cappellania eretta dalla marchesa Isabella Ceva di Nuceto nel recinto della cittadella, che ha per coerenze il canonicato di S. Andrea, cioè la casa propria di questo canonicato.

Dopo questi cinque canonicati che sono i primi della collegiata, se ne fondarono altri sei prima del governo francese, e due dopo il ritorno di casa Savoia.

Prima del governo francese il signor D. Bernardino Sardo di Ceva, eresse quello sotto il titolo di S. Carlo con istromento 12 agosto 1629 rogato Burio.

I fratelli Ludovico e Giovanni Chiavelli di Ceva con istromento 4 gennaio 1639 eressero quello dei SS. Francesco e Ludovico, D. Teobaldo Domenico ed Isabella fratello e sorella Roggiero di Ceva con instromento 3 luglio 1751, rogato Ferrero, eressero il canonicato di S. Teobaldo.