Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/125

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sostanze tossiche che uccidano addormentando i centri nervosi; tali sarebbero i narcotici o stupefacenti, l’oppio, la morfina, l’etere, il cloroformio, ovvero anche i gaz dapprima esilaranti, che conducono alla morte con una dolce, non spasmodica asfissia. Agli occhi dei “sentimentali„ l’“omicidio legale„ parrà in tal guisa circondato da un’aureola di più romantica pietà; quando il paziente venisse piano piano addormentato dall’“uomo di scienza„, il suo sarebbe un tranquillo, quasi invidiabile passaggio dal Sonno alla Morte.

Il Binet-Sanglé ha studiato, con sapienza di fisiologo e patologo e con acutezza di psicologo, il problema tecnico, e crede di averlo risolto scartando, anzi tutto, i mezzi ordinariamente usati dai suicidi, indi anche quelli fisici e chimici che parrebbero avere maggior carattere scientifico: la elettrocuzione, le correnti del Leduc, la somministrazione di veleni potentissimi quali l’acido cianidrico, la stricnina, l’atropina, la joscina, la morfina, nonchè gli stupefacenti, morfina, eroina, cocaina, cloralio, veronale, e gli anestesici, etere, cloroformio, ecc. Egli si è arrestato sui gaz asfissianti: bisogna però che l’asfissia sia inavvertita dal soggetto, lenta ma sicura, letale ma indolora; per cui, scartato anche qui il volgarissimo ossido di carbonio, del quale fanno uso molti suicidi, e il gaz illuminante (senza parlare dei tormentosissimi gaz asfissianti introdotti dalla cru-