Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/138

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più gravi, bensì dai più sensibili; non tutti hanno il contegno di eroi in una stoica indifferenza al dolore, ma perchè, non ostante la letalità delle ferite, queste hanno già superato i limiti della sensibilità portandoli alla sua paralisi, o hanno leso con minore estensione i nervi sensitivi periferici. Bene spesso un ferito da pallottola di rivoltella o di shrapnel avverte nella località colpita un leggero senso di contusione, e poi cade a terra senza provare quasi alcun dolore: il medico trova poi che il colpo ha leso organi vitalissimi e che al paziente non rimangono che poche ore di vita.

Accanto a questi esempi in cui manca l’indice misuratore del dolore, (che secondo certi filosofi dovrebbe corrispondere alla teleologia della Vita), stanno i casi ben noti al medico-alienista di psicosi melanconiche ansiose del climaterio o dell’età presenile, in cui si deve ritenere, da tutto il contegno disperato degli infermi, che grandi siano le torture dell’angoscia, del delirio, delle allucinazioni, della desolazione: perciò tanto spesso i malati ne desiderano e domandano il termine sino a procurarselo col suicidio. L’alienista, che conosce e valuta la forza di tale psichialgia dalle sue espressioni, se la raffigura intensissima e può asserire in coscienza che essa è uno dei più insoffribili tormenti da cui possa essere colpita l’umana creatura; ma nel contempo abbiamo il dato clinico della sua guaribilità in quanto non corrisponde a nessun