Pagina:Morselli - L'uccisione pietosa (L'eutanasia), Torino, Bocca, 1928.djvu/90

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Un medico inglese, nel 1906, esponeva al Congresso della “British Medical Association„ che dalla statistica ufficiale risultava come nel 1901 la Gran Brettagna annoverasse 117.274 pazzi, dei quali circa due quinti (e precisamente 46.800) erano coniugati; e 60.721 imbecilli, dei quali circa un buon terzo (18.000), non ostante il loro stato mentale, erano convolati a nozze. E ne deduceva quale grossa labe intaccasse la generazione nata da quei matrimoni.

Una statistica assai ben fatta e convincente fu quella presentata dal Comitato Nord-Americano al Congresso Eugenistico di Londra del 1912. Sulla base del censimento del 1900, l’ultimo allora utilizzabile pienamente, risultò che negli Stati-Uniti, per una popolazione di circa 76 milioni, esistevano 8483 Istituzioni destinate a ricoverare, assistere e custodire ben due terzi di milione di individui in qualche modo difettosi, dei quali almeno 275.000 improprii alla convivenza e inadatti alla riproduzione della razza, 15.000 ciechi-nati e sordomuti, 14.347 deboli di mente, 150.000 pazzi, 82.000 criminali adulti, 23.000 delinquenti minorenni. Inoltre sui bilanci dei singoli Stati gravavano altri 350.000 individui colpiti da pauperismo inemendabile o viventi sui fondi elemosinieri. Nel censimento del 1904 si trovò un notevole incremento di alcuni di codesti gruppi: ad esempio, mentre negli Istituti speciali erano ricoverati 15.153 tra ciechi e sordo-muti, il celebre Alessandro Graham Bell,