Pagina:Non più illusioni (Carpi).djvu/32

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point par ce qu’elles sont grandes, mais par ce qu’elles sont fortes1

11.


La vicina Francia specchio ustorio d’ogni idea grande e generosa versa in condizioni tali; condizioni però che formano la gloria ed il giusto orgoglio di quella belligera nazione; che non può checchè si voglia credere in contrario, ritrarsi dall’associare i suoi grandi destini a quelli della completa indipendenza d’Italia. Non puossi in buona fede supporre che pel solo motivo per cui Alcibiade tagliava la coda al suo cane, Napoleone III sia sceso in Italia a combattere lotte gigantesche e sanguinose. Ragion di stato ed altissima ragion di stato lo indusse a sposare la causa d’Italia, per quindi ad un tempo stesso tagliare colla spada il nodo gordiano dei trattati del 1815, distruggere l’influenza austriaca in Italia, umiliando l’orgoglio secolare degli Ausburgo — ora ostili per nuove ed antiche ingiurie ai Napoleonidi, come lo furono sempre alla Francia, — e per crearsi un potente alleato al di qua delle Alpi per le contingenze future.

È mai supponibile che, senza le fortissime ragioni da me accennate, una grande nazione retta da un sovrano dotato d’ingegno e di penetrazione non comune, intraprendesse l’opera grandiosa, col leale ed onesto Vittorio Emanuele, d’emancipare l’Italia dal dominio austriaco, affrontando pur sempre pericoli ed eventualità

  1. Toqueville, de la démocratie en Amérique, p. 262.