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ODE PITIA XI 23




Epodo

rimanga celato; e ben sono
i cittadini maledici:
e Invidia s’appiglia a Fortuna: nel buio nascoste
rimangon le povere vite.
Cosí moría dunque l’Atríde
il giorno che all’inclita Amícla riede’;


III


Strofe

e perse la vergin profetica, poiché dei Troiani le ricche
magioni distrusse,
die’ al fuoco per Elena. Oreste la giovine vita
salvò presso Strofïo, l’ospite annoso
che ai pie’ del Parnaso
aveva dimora; e con tarda
vendetta la madre poi spense, Egisto mescé nella strage.


Antistrofe

Oh amici, davvero, io che prima battevo la strada diritta,
smarrito d’un trivio
mi son fra le ambagi. Mi spinse lontan dalla rotta
un vento, sí come per mare un battello.
Oh Musa, è tuo cómpito,
poiché per mercede tu suoli
locare l’argentea voce, da un punto ad un altro rivolgerti.