Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/246

Da Wikisource.

La macstrina d'inglese 215 K al suono, una ragazza gentile si presenta a una porta e leggera leggera corre a disc hiùderne un’altra. Ed ecco un bel gióvane biondo, alto, entrare, e tosto pigliarle con trasporto le palme. — E il papà! — chied’egli di sottovoce. Aurora muove Li graziosa testina tristissimamente. — Ma e il dottore, che dice? — Dice; vi è un solo rimedio; morire. •— Aurora ha nel parlare la più adorabile «erre» del mondo. Ma, oe, signore lettrici, non vi sforzate a careggiare; un rossetto e un bianchetto come Natura dà, nel profumiere non troverete mai. I due bei gióvani stanno zitti, mani con mani, sguardo con sguardo. — Aurora! — geme una voce dalla stanza vicina. La fanciulla si scuote, scioglie le sue dalle mani di Enrico, che con passione le preme, e accorre a chi chiama. Enrico ode la \ oce dcH’ammalato, diventando agra c stizzosa, dire alla figlia che lo si abbandona, che lo si lascia morire, anzi! che lo si desidera morto.... E Aurora, giù a piàngere. — Oh l’egoista! — fà il giovanotto fra i denti, e sospira. II. i a Patria potestas ». Per verità, «tutti» siamo egoisti. La differenza stà solo nei mezzi di soddisfare a tale suìsmo, i quali, chi ha lunga veduta, trova nella beneficenza; non sentendo, vo* dire, felicità seco, fà in modo che quella, ch’egli procura agli altri, lo illumini di riflesso; chi, breve, crede cavare dal male fomentato in altrui, un lenimento al suo; dal clic, toccano via quelle due razze di uòmini; una, gaja, ridente, che dispicca le rose coltivate da lei; l’altra, immusonita, insozzila, la quale si punge alle ortiche che seminò. Oh il cielo ne guardi, in quest’ùltimo caso, dai vecchi ! La gotta costrìngeli su ’n seggiolone? come diavolo il mondo