Pagina:Opere (Dossi) I.djvu/348

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Valichi di montagna 315 lavato, l'ànima intera a ITI 11 iva. Intenso dolore, sùpplica ansiosa, speranza, vi si scorgevano in una, e tulle sur un lai fondo di amore così incrollàbile, ardente, che una ràpida vampa passò pel volto del conle e un trèmito (piasi di elettrica scossa lo colse. Oh ! Km ma - dovette egli dire appassionatamente, giungendo le palme. Alberto ! — ella rispose con un grido di gio.H»- L’incanto si dissolveva. — Mia Emina — esclamò il giovane con trasporlo, correndo ver lei. E vicino le cadde e l’abbracciò slretla slrclla. Perdono — mormorò essa, colla sua guancia appoggiala a quella di Alberto si ch'egli ne sentiva rigare le calde lagrime. Ma il conle : Mai.... inai.... — interruppe asciugandole a furia di baci le palpebre, e — scostatosela dal petlo — come fa col bambino la madre, si pose volulluosamenle a succhiare la conlentezza che le raggiava. nel viso. K in quella una ricciula e bionda testina in mezzo a loro, apparve. Kra il mercantuccio : egli che, passalo il pericolo, aveva credulo bene ili tòrsi dal suo rifugio.... il Ironco dietro cui zillo zillo slava acchiocciolalo ; egli che ora pazzamente rideva — e perchè mai ? — rideva offrendo i suoi (pialtro ciòttoli ai due giovani sposi.... Amici, voi ben nolele imaginarlo : quello fu un giorno d’oro per gli affari di lui. — Con- fessiàmolo però: se lo meritava. \e aveva concili uso uno Ira i più belli del mondo.