Pagina:Opere (Rapisardi) IV.djvu/53

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Parte prima, libro I

     Precipita il celeste orbe, e confuso
     965Con le fiamme e con l’acque si dissolve.
     Dov’è Colèiba? Ei fu: sorse col vampo
     Dell’orgoglio ai pianeti, e Dio lo sperse
     Come nero vapor. Sotto i suoi passi
     Pullulava il delitto; ardeagli in core
     970Come pece la colpa; a mo’ di pane
     Pascea l’iniquità, bevea qual vino
     La violenza. Ma il Signor lo colse,
     E alle reni il ferì. Lode al Signore!
Mentre così dicea, giunsero i capi
     975Delle amiche tribù; giunse con essi
     Pallido, ansante il genitor di Zilpa
     E alla figlia volò. Pianse il canuto
     Alla vista di lei, che a mala pena
     Il fianco egro reggea, lenta volgendo
     980Al generoso difensor le ciglia;
     Parlò poscia così: Gloria al Signore
     Che alle case di Giobbe ognor sorride,
     E a te lode, o garzon, c’hai rotto il braccio
     Dell’empietà, che svelto hai le radici
     985Della pianta maligna, abbeverata
     Del pianto della vedova e del sangue
     Degli orfani traditi e dei pupilli.
     Noderoso e robusto era il suo tronco,
     Eran folti i suoi rami, ampie e funeste