[Ridirò grato con camena insigne
Regolo e i Scauri e al superante Peno
Prodigatore dell’anima grande
40Paolo e Fabricio:
Al quale e a Curio dagl’incolti crini
Utile in guerra ed a Cammil fu scuola
Povertà fiera e con ristretto lare
44Podere avito.]
Come occulta col tempo arbore, il nome
Di Marcel cresce; fra le stelle tutte
Giulio risplende, quale in fra’ minori
48Fuochi la luna.
Padre e custode dell’umana gente,
Saturnio figlio, a te diedero i fati
Del gran Cesar la cura, a te secondo
52Cesare regni!
Egli, o che i Parti al Lazio imminenti
Domati tragga nel giusto trionfo,
O dalle plaghe d’Oriente i Seri
56Soggetti e gl’Indi,